La storia del rossetto nasce in tempi antichissimi. Ecco la storia del migliore amico della donna e di come ci ha accompagnato fino ai giorni nostri

 

“Non sono capace di leggere un messaggio triste senza prima mettermi il rossetto“. Diceva la bella Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. Se il cane è il migliore amico dell’uomo, il rossetto è il migliore amico di una donna. Perché? Perché ci fa sentire belle e in qualche modo “protette”. Da sempre le donne sono consapevoli del potere che suscitano un paio di labbra rosse, sensuali provocanti. Ma come nasce la tradizione di dipingersi le labbra? La storia del rossetto inizia lontanissimo: scopriamola insieme!

Storia del rossetto: i primi reperti

Si può dire che la storia del rossetto nasca insieme alla donna. Tracce di cosmetici per labbra risalgano al 2.500 a.C. documentati grazie a una sacerdotessa sumera. La mistura che usavano era non proprio “salutare”. Era difatti composta da pietre rosse e piombo (la famosa “biacca“). Ma andiamo avanti nel tempo, approdando nell’Antico Egitto, dove si può dire nasca la cosmetica. Le donne dell’Antico Egitto infatti usavano già truccarsi come le donne moderne. Non solo sono famose per le lunghe linee di eyeliner, ma anche perché usavano dipingersi le labbra, non solo di rosso, ma anche di colori come indaco, viola e a volte anche nero! Per loro il rossetto era un vero must.

In Grecia e nell’Antica Roma, invece, la storia del rossetto vede una crescita costante sul tono del rosso. Le nobildonne usavano la biacca che già usavano i sumeri, ma le donne meno agiate rinunciavano alla bellezza? No! Potevano avvalersi di bacche (dai frutti di bosco alla belladonna), alcune invece arrivavano a mordersi le labbra a sangue per renderle più carnose e più rosse!

Il triste periodo del medioevo segnò una battuta d’arresto per tutti i trattamenti di bellezza, non solo per il rossetto. Sinonimo di peccato (di vanità e lussuria) o a volte anche di stregoneria, per anni le donne hanno rinunciato al tanto amato cosmetico.

Rossetto e regine: un binomio storico

Ma quando torna in auge? Dobbiamo aspettare il 1500 quando Queen Elizabeth non riuscì a rinunciare alle sue belle labbra rosse. In questo periodo la storia del rossetto si tinge di regalità. Non solo la regina Elisabetta ne fu una sostenitrice, ma anche tutte le dame delle corti europee, soprattutto perché ci avviciniamo al rinascimento,epoca in cui si riscopriva il piacere della sensualità e si lasciavano alle spalle le superstizioni del medioevo. Proprio in questo periodo in Francia viveva la famosa Caterina de Medici, regina nota per la sua passione per i veleni. Sebbene indossasse la corona francese, Caterina era Italiana, e per questo passionale e forse un po’ vendicativa. Una leggenda (resa nota da Alexadre Dumas, ne “La regina Margot”) narra come la fiera regina, per vendicarsi avvelenò il rossetto dell’amante del re. Chi avrebbe mai detto che la storia del rossetto potesse nascondere tali lati “oscuri”?

Ed è in Francia che il rossetto rimane particolarmente amato anche negli anni successivi, nonostante nelle altre nazioni subisse di nuovo un calo di popolarità e di nuovo associato alla lussuria e alla stregoneria. Per rivedere il rossetto sulla labbra delle donne dobbiamo aspettare le coraggiose suffragette che combatterono non solo per il diritto del voto, ma anche per l’emancipazione femminile e la parità dei diritti. Ecco che la storia del rossetto incrocia quella del femminismo!

Labbra rosse per non scordarsi della propria femminilità

Siamo arrivate ai primi decenni del 1900. Il rossetto fu il vero protagonista dei ruggenti anni ’20, ma non pensate che con la crisi del ’29 la sua popolarità cadde, al contrario! Le donne si “consolarono” coccolandosi con un rossetto. E fu così anche durante la Seconda Guerra Mondiale. Se nella Germania nazista, a causa del colore rosso, era diventato simbolo del comunismo, dall’altra parte, le donne, costrette per necessità a ricoprire ruoli maschili, soprattutto nelle fabbriche siderurgiche, il rossetto fu un modo per non dimenticarsi della loro femminilità.

La storia del rossetto diventa contemporaneità

Dopo gli anni della guerra il rossetto non abbandonò più la donna. Così vediamo come Marylin Monroe lo consegnò all’immortalità e lo rese il simbolo della femminilità. Audrey Hepburn, Grace Kelly e tante altre icone di bellezza e stile non abbandonarono mai il rossetto. Ora i rossetti sono più in trend che mai. Chiari, scuri, lucidi, opachi, estivi o invernali. È quasi difficile scegliere, ma non temete! Se non sapete proprio quale colore possa starvi meglio, veniteci a trovare nei nostri saloni di bellezza per un consiglio!

Da oggi, quando vi metterete il vostro rossetto pensate a quanto sia antica la sua storia e di come noi tutte facciamo parte di una tradizione antichissima di bellezza, sensualità e femminilità.